La storia di cesena protagonista grazie a un prestigioso premio letterario attribuito dal “Salotto Del Bancarella”

Un volume storico è stato premiato nel corso del “Salotto del Bancarella”, iniziativa letteraria curata dal prof. Luca Filipponi, che si è tenuta nella città di Pontremoli durante la fase finale del Premio Bancarella.
Si tratta del libro “L’eccidio di Cesena. La più grande strage del Medioevo”, scritto dall’autore cesenate Andrea Sirotti Gaudenzi (avvocato e docente universitario) e pubblicato da Maretti editore nel mese di dicembre dello scorso anno.
Il prof. Andrea Sirotti Gaudenzi è stato premiato dalla giuria di critici letterari sia con il premio della critica del “Salotto del Bancarella”, consegnatogli dal sindaco di Pontremoli, sia con la targa celebrativa presentata dal Centro studi Colaiuda per L’Aquila capitale della cultura.
Il prof. Luca Filipponi, organizzatore del Salotto del Bancarella, ha posto l’attenzione sul lavoro di ricerca del prof. Sirotti Gaudenzi, capace di rappresentare i tragici fatti che coinvolsero Cesena nel 1377, basandosi su un varie fonti (alcune delle quali inedite) e cancellando l’oblio al quale quegli avvenimenti erano stati condannati.
Nel corso della cerimonia, Andrea Sirotti Gaudenzi ha ripercorso gli eventi cui il volume è dedicato, ricordando che le truppe bretoni del cardinal Roberto da Ginevra si resero responsabili di un eccidio di proporzioni inaudite, dato che in pochi giorni furono uccisi migliaia di cesenati (le fonti più accreditate parlano di non meno di 5.000 persone), “colpevoli” semplicemente di essersi opposti alle violenze dei soldati che avevano accompagnato il cardinale a Cesena. Nella strage fu coinvolto anche Giovanni Acuto, chiamato dal cardinale perché potesse soffocare nel sangue la resistenza della città romagnola. Si trattò di un evento di importanza fondamentale per la storia occidentale, dato che tracce di quei gravi fatti sono presenti nelle cronache di numerosi fonti medievali conservate in varie città d’Europa. Sirotti Gaudenzi ha evidenziato che la tragedia cesenate contribuì a riportare la sede del papato a Roma e, dopo contrasti interni alla Chiesa, il cardinale Roberto diventò il primo antipapa della linea avignonese. La città di Cesena ebbe la forza per “rialzarsi” e, sotto la guida della signoria dei Malatesta, diventò un vivace centro culturale, tanto da diventare sede di una delle più importanti biblioteche umanistiche ancora oggi intatta: la Biblioteca Malatestiana, inaugurata il 15 agosto 1454, grazie alla lungimiranza di Domenico Malatesta.
L’autore, nel corso della cerimonia, ha idealmente dedicato il premio alla propria città, sottolineando l’importanza di recuperare la memoria del passato in un’epoca nella quale l’affermazione delle nuove tecnologie collegate all’intelligenza artificiale rischia di travolgere il pensiero critico e il fascino della riscoperta di antiche fonti, fondamentali per ricostruire il percorso dell’uomo.
Conclusa la premiazione presso il “Salotto del Bancarella”, l’autore cesenate è stato invitato a partecipare all’incontro svoltosi a Palazzo Dosi Magnavacca di Pontremoli, durante il quale l’on. Cosimo Maria Ferri ha chiamato Andrea Sirotti Gaudenzi a parlare del suo percorso editoriale.
Andrea Sirotti Gaudenzi, che ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni soprattutto nel settore giuridico ed è editorialista del gruppo “Il Sole 24 Ore”, ha anticipato che il suo lavoro di ricerca storica proseguirà con un nuovo volume dedicato ai pregiudizi storici legati al Medioevo, nel tentativo di valorizzare fonti spesso dimenticate e oggetto di censura.

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